sabato 3 marzo 2012

CoDance


CO.DANCE. ABITARE CORPI. ABITARE LUOGHI
Un progetto per far danzare corpi, luoghi e relazioni.
   Un  progetto  che  sostiene  l'autonomia  produttiva  delle nuove generazioni di performer, favorisce la divulgazione e  la  circuitazione  della  danza,  promuovendo  la partecipazione  sociale  e  il  confronto  tra  generazioni.
   Il  progetto  attraversa  luoghi  come  l'Università,  le  scuole superiori,  i  centri  giovanili  per  arrivare  in  un  condominio di  Cohousing.  Attraverso  un  lavoro  di  creatività, espressione e performance, si raccontano gli spazi della quotidianità, i luoghi di crescita, i modi di abitare e si animano  interventi  di  Community  Dance.
   Per 25 performer tra 20 e 29 anni il progetto propone un percorso di formazione-intervento, un sostegno economico alla  produzione  e  un  accompagnamento  artistico  e organizzativo  di  progetti  coreografici  nati dall'espe
rienza  Co.dance. 
   Parte a marzo 2012 l’esperienza di formazione in azione: un gruppo di giovani performer è accompagnato da artisti e formatori nazionali e internazionali in un intervento di community dance. I giovani incontrano altri giovani e altre persone attraversando luoghi come la sede dell’Università e le scuole superiori per arrivare in un condominio di co-hounsing e dialogare con gli abitanti.
Nasce così l’incontro con il condominio solidale di via Gessi a Torino.
    Il condominio solidale (www.condominiosolidale.org ) è un luogo dove è importante il nome delle persone, la loro storia, dove le persone sono poste al centro: uomini, donne, bambini che hanno avuto percorsi di vita un po’ più complicati di altri, ma che come tutti hanno una vita normale, fatta di piccole cose, giorno dopo giorno.
 
   L’incontro tra performer, giovani, artisti, condominio solidale, operatori e abitanti del territorio darà vita a laboratori, installazioni e performance: un evento danzante nel quale la comunità si riscopre e si rinnova. Da questa ricca esperienza è offerta, ai giovani che hanno partecipato al processo, l’opportunità di valorizzare proprie creazioni coreografiche
 

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