L’open talk sarà introdotto da Nello Iacono di Stati Generali dell’Innovazione e Enrico Parisio di Millepiani, condotto da Carlo Infante
di Stati Generali dell’Innovazione e Urban Experience e vedrà la
partecipazione, di alcuni protagonisti del coworking urbano, tra cui: Leonardo Zaccone – Fab lab Garbatella, Simone Cicero – rete internazionale OUI SHARE, Alessandro Ranellucci – direttore della fondazione Make in Italy CdB, Alfonso Molina – fondazione Mondo digitale, Stephen Treuman – Sapienza Innovazione, Roberto Panzarani – autore del volume ““Sense of Community e Innovazione Sociale nell’era dell’interconnessione“. Parteciperanno all’open talk anche Marta Leonori – assessore alle attività produttive e all’innovazione Roma Capitale, Paolo Masini – assessore alle periferie Roma Capitale e Andrea Catarci – presidente del VIII Municipio.
Questo
momento della road map di Roma Smart City segue l’appuntamento svolto
nel novembre scorso, alla Città dell’Altra Economia con Piattaforma
Testaccio, su “Dare forma alla Partecipazione” ed
è inscritto in un percorso avviato nel settembre 2012 al Parco
dell’Appia Antica, dove erano stati indicati 4 punti cardinali per una
smart city: sostenibile e resiliente, aperta e trasparente, partecipata e
senziente, connettiva e creativa.
Associare
l’idea di Smart City alla creatività delle nuove forme d’impresa è
centrato sul fatto di ripensare gli spazi pubblici, con particolare
attenzione a quelli rivolti all’aggregazione giovanile, perché diventino
luoghi di vera e propria produzione di innovazione urbana, associando
le opportunità della connettività internet a quelle
dell’auto-organizzazione e dell’innovazione sociale e della
sperimentazione di nuovi modelli produttivi. In quest’ottica si tratta
d’incentivare la realizzazione di centri di telelavoro, coworking e
piazze telematiche in ogni quartiere e comune della città metropolitana,
definendo accordi con aziende e amministrazioni pubbliche per favorire
la mobilità intelligente, promuovere showroom dell’innovazione, per
sollecitare una relazione prossima tra cittadinanza e giovani imprese
creative caratterizzate per i modelli sostenibili ed innovativi, atti a
stimolare la nascita di “smart communities”.
Si tratta di affermare il
valore della creatività come leva di cambiamento costruendo dei luoghi
di emersione dei fenomeni di creatività sommerse, per attivare
connessioni tra le diverse reti sociali. In questo senso si tratta di
istituire progetti di social networking territoriale che possano
promuovere, nell’ambito dei diversi Municipi, le modalità di creatività
sociale espresse non solo dalle associazioni culturali ma dalle agenzie
formative ed educative, rivolgendo particolare attenzione alla
dispersione scolastica da parte dei più giovani nelle periferie.
Piattaforme funzionali alla connettività logistica e centri per
l’Innovazione che favoriscano sia giovani start up sia reti d’impresa
locali, innescando processi virtuosi nei quali le Piccole medie imprese
possano stimolare nuova ricerca di base, favorendo il trasferimento di
competenze tecnico-scientifiche multidisciplinari.
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