domenica 19 dicembre 2010

I perché di questo lavoro

   Questo blog nasce  per due precise ragioni, una pubblica ed una privata, oggi analizzeremo in dettaglio la prima.

La prima motivazione che mi ha spinto è la volontà di aiutare la diffusione del fenomeno Cohousing in Italia. In questo spazio si analizzeranno alcuni nodi che potrebbero essere utili ai decisori pubblici che si avvicinano al cohousing, ma anche ai futuri coabitanti.
   Le informazioni che raccoglieremo in questo blog andranno a costituire degli spunti di riflessione, ma anche delle argomenazioni tecniche e culturali che verranno strutturate in un libro (verrà alla luce nel 2011). Tale libro sarà reso disponibile sul blog e potrà essere uno strumento operativo per le amministrazioni.

   In tali enti molto spesso non è la volontà di azione a mancare, ma sono chiare procedure che guidano sia i decisori politici sia gli uffici tecnici. Se per  grandi comuni può essere semplice (relativamente semplice) avere uffici con varie figure professionali, il problema si complica per piccoli comuni che magari vorrebbero iniziare percorsi virtuosi, ma sono messi in crisi di fronte a nuove procedure (e pagare salate consulenze esterne può essere prematuro).
   Penso a migliaia di comuni di dimensione intorno ai 4/5.000 abitanti dove molto spesso l'ufficio tecnico e composto da 2/3 persone che per forza di cosa devono occuparsi di tutto e di più. A tal proposito vorrei segnalere il bell'esempio dell'associazione Comuni Virtuosi che raccoglie sia esempi concreti sia aspetti tecnico/procedurali sull'avvio di pratiche virtuose.

   Nel blog discuteremo alcune positività e criticità legate al fenomeno del cohousing e anche grazie a vostri contributi potremo crescere in conoscenza e competenza. Forse l'aspetto più interessante di questo lavoro è proprio quello relativo ai rischi che il fenomeno cohousing può presentare e come affrontarli; sino ad ora c'è grande entusiasmo, ma credo sia utile evidenziare i possibili rovesci della medaglia.
   Sin da ora mi scuso per tutti gli errori, omissioni, imprecisioni e mancanze che sicuramente troverete e ringrazio chiunque voglia aprirsi al confronto, alla critica (purchè costruttiva) e perchè no alla voglia di condividere la messa online del lavoro.

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