sabato 26 marzo 2011

Il Riuso degli oggetti

  

   La quantità di rifiuti che vengono annualmente prodotti da un cittadino medio è in Italia circa 550 Kg, ossia mezza tonnellata. Tale dato è significativo per valutare il livello di progresso e di benessere in un paese. Spiego meglio, nell'indicatore PIL (Prodotto Interno Lordo) il generare e gestire nuovi rifiuti aumenta la quantità di merci che circolano sul territorio e quindi cresce la ricchezza del paese, un po' paradossale.
Ma la qualità della vita aumenta?

Per dare una piccola risposta al problema, è possibile promuovere un progetto assolutamente gratuito che è FreeCycle. L'idea alla base è molto semplice; un oggetto che è oggi in mio possesso e che non mi serve più potrà seguire diverse strade:

  1. finisce in cantina in attesa di essere nuovamente usato (nessun rifiuto, ma necessita di uno spazio)
  2. viene smaltito come rifiuto (nessuno spazio occupato, ma creo un rifiuto)
  3. viene donato a qualcuno che potrà nuovamente riusarlo (nessuno spazio sprecato, nessun rifiuto prodotto)

FreeCycle, mette in contatto le persone che si iscrivono alla mailing list (gratis) e tutti i membri ricevono l'elenco degli oggetti che qualcun altro cede (gratis); in tal modo tutti ne traggono vantaggio, in particolare:
* chi vuol liberarsi di un bene non necessario può farlo (a costo zero)
* chi ha bisogno di un oggetto potrà ottenerlo (a costo zero)
* l'ambiente ne guadagna, perché riduco la quantità di rifiuti prodotti
* possono nascere nuove relazioni amicali fra le famiglie/persone.

Come può il cohousing inserirsi in tutto ciò?
una prima parte della risposta è legata al fatto che ogni famiglia (o persona) può iscriversi a FreeCycle e quindi promuovere il progetto.
Si può fare di più: può essere il gruppo di coabitanti a dare una mano al progetto mettendo a disposizione periodicamente uno spazio allo persone che vogliono scambiarsi delle cose ed evitare che finiscano nel cestino. Tessere nuove trame, unire nuove reti, può, nel rispetto delle singole autonomie, creare nuove forze a tutti gli attori coinvolti.

Esiste a Torino un progetto in tal senso chiamato Senza Moneta, organizzato dall'associazione ManaMana e che promuove l'incontro e il libero scambio anche delle idee oltre che degli oggetti: un mercato senza denaro dove le persone si scambiano (baratto) ciò che non serve con ciò che serve (o potrebbe servire).

I rifiuti sono (anche) un problema culturale: il cohousing può con la sua spinta innovativa dare un deciso cambio di rotta verso la sostenibilità degli spazi urbani.