giovedì 17 marzo 2011

Caro ... Notaio




Il costo delle spese notarili per chi deve comprare casa è significativo e se a questo aggiungiamo che all'acquisto di casa spesso si fa anche un rogito per il mutuo ipotecario la situazione peggiora.
E' però vero che il costo totale non è una componente fissa e che tra i diversi studi c'è una certa variabilità, il primo suggerimento è quello di provare a fare molti preventivi.  I dati fondamentali sono il valore dell'immbile e l'importo del mutuo e il preventivo è pronto.

Riporto qui un'esperienza che ha coinvolto la mia famiglia: nel 2007 comprammo casa per 127.000€ e stipulammo un mutuo di 90.000, iniziò il nostro giro informativo e i prezzi che ci furono chiesti variavano da un massimo di 7.200€ fino a un minimo di 6.000€, che fu la nostra scelta.
Nessun problema, servizio preciso e la scelta più economica si rivelò la più vantaggiosa con un risparmio del 17%, immaginate in un cohousing con 10 famiglie cosa si può fare.

Fonte
www.notaio.org/atti_notarili.htm
Costi dell'atto
La compravendita è soggetta all'imposta di registro, con tre diverse aliquote:
  • 7% per i fabbricati ad uso abitativo (appartamenti, box, cantine, uffici ...)
  • 8% per gli altri fabbricati e i suoli edificatori
  • 15% per i fabbricati rurali
Si applica l'imposta ipotecaria (aliquota del 2%) e l'imposta catastale (aliquota dell'1%).
Per chi ha i requisiti per acquistare la prima casa, l'imposta di registro è al 3% e le imposte ipotecarie e catastali sono fisse.
Se l'atto è soggetto ad IVA, si pagano tre imposte fisse (di registro, ipotecaria e catastale).
A questo bisogna aggiungere l'imposta di bollo, la tassa per l'archivio notarile, i diritti per la trascrizione, quantificabili orientativamente in euro 250.
Per esempio, volendo comprare un appartamento per il prezzo di 100.000 euro, il costo - escluso l'onorario - è il seguente:




             NORMALE             PRIMA CASA SOGGETTO A IVA
imposta di registro 7% 7.000,00 3% 3.000,00 129,11
imposta ipotecaria 2% 2.000,00 129,11 129,11
imposta catastale 1% 1.000,00 129,11 129,11
altre anticipazioni 250,00 250,00 250,00
totale
10.250,00
3.508,22
637,33

In base ai nuovi principi in materia di imposta di registro, l'ufficio non può procedere ad accertamento di valore se il prezzo è pari o superiore al valore fiscale dell'immobile, che si ottiene moltiplicando la rendita catastale per un coefficiente prestabilito.
La base imponibile per il calcolo delle imposte di registro, ipotecarie e catastali, si ottiene così:

- per i terreni si moltiplica il reddito dominicale per 112,5;

- per i fabbricati C/1 ed E si moltiplica la rendita catastale per 42,84;

- per i fabbricati A/10 e D si moltiplica la rendita catastale per 63;

- per tutti gli altri fabbricati (quindi per le abitazioni) occorre moltiplicare la rendita catastale per 126.



Agevolazioni prima casa

Il compratore può richiedere l'agevolazione per l'acquisto della prima casa (imposta di registro al 3%, a cui bisogna aggiungere le imposte ipotecarie (euro 168), le imposte catastali (euro 168), i bolli e le altre tasse (circa euro 250) se ricorrono le seguenti condizioni:
* essere già residente nel Comune in cui è situato l'immobile da acquistare o impegnarsi a trasferire la residenza nel Comune entro diciotto mesi dall'acquisto. Non è necessario che l'appartamento sia adibito a propria abitazione (perciò l'agevolazione spetta anche se l'appartamento è occupato da un inquilino), purché si abbia la residenza nel Comune. L'agevolazione compete anche a chi presta lavoro nel Comune in cui è situato l'immobile e per i residenti all'estero.
* non essere titolare di altro appartamento nello stesso Comune di acquisto
* non essere titolare di altro appartamento acquistato con le agevolazioni della prima casa su tutto il territorio nazionale.
L'agevolazione compete non solo a chi acquista contemporaneamente appartamento, cantina e box, ma anche a chi acquista una cantina o un box dopo l'acquisto dell'appartamento, purché si tratti della prima cantina e del primo box posseduti.

2 commenti:

  1. l'importante è che il notaio lo scelgano i compratori e non il venditore .... ho avuto una pessima esperienza con un notaio che, anche se l'ho pagato io, era chiaramente "colluso" con il venditore ...... eravamo in tanti e ci è sembrato logico scegliere un solo notaio anzi ci è stato imposto dal venditore ma personalmente avrei preferito spendere qualche euro in più e avere un notaio che stesse dalla mia parte

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  2. Gentile Russelliana,
    in "teoria" la neutralità del notaio è fuori discussione, quindi anche è stato individuato dal venditore questo non dovrebbe influire. Questa è la teoria, nella pratica può succedere che un notaio si accordi col venditore e abbia "fretta" di concludere.
    Si sa che la fretta è cattiva consigliera e qualche cosa può sfuggire, chi ci rimette è il cittadino. Cito di passaggio il caso delle villette sequestrate, ma che avevano licenze edilizie REGOLARI.
    www.bambinicoraggiosi.com/?q=node/1632

    Credo sia fondamentale potersi scegliere un professionista di fiducia, che ci possa garantire lungo tutto il percorso della compravendita
    Ricordo che quando comprammo casa, dopo il rogito, si lamentarono del notaio sia la banca sia l'agenzia di mediazione. Questo non è un problema se ci si pensa bene: una persona precisa che fa le pulci si guadagna il suo pane e fa in modo che dopo i problemi non ricadano su di noi.

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