giovedì 28 giugno 2012

Il ruolo del turismo nei cohousing



    In tempi di crisi, si sa, il lavoro bisogna anche un po' saperselo inventare ed offrire nuove stimolanti occasioni può essere l'inizio di una fonte di reddito  in un lavoro che mette in mostra se stessi e le proprie idee.

   In Danimarca, nel Cohousing Munksøgårds vicino a Copenaghen si è voluta cogliere una nuova opportunità per mostrare al mondo cos'è un cohousing. Inoltre ci si è re-inventati un lavoro di "guida turistica".

    L'idea è semplice, ma interessante, in pratica è possibile organizzare delle visite guidate presso una struttura di cohousing e poter accedere alle abitazioni private, agli spazi comuni e poter discutere con chi ci vive realmente quali sono le caratteristiche, e le criticità, che questa soluzione offre (durata circa 3 ore).

   Ovviamente le visite sono concordate con i proprietari, che si dimostrano entusiasti di poter condividere con gli altri i risultati concreti delle loro scelte di vita. Anche in Italia, potrebbe essere un'interessante esperienza per valorizzare il lungo lavoro che c'è stato dietro alla costituzione del gruppo. Certamente da noi le esperienze sono ancora poche (Milano e Preganziol), tuttavia si potrebbe pensare anche a forme di ospitalità del tipo B&B che potrebbero essere utili per inventarsi un lavoro investendo su ciò che si ha.

Se vi capitasse di essere vicino a Copenaghen, potete organizzare una visita [info].

mercoledì 13 giugno 2012

L'efficienza energetica al 1° posto



     Molti degli edifici dove viviamo e lavoriamo sono costruiti senza un adeguato isolamento termico: delle "groviere" responsabili di una grossa fetta dei consumi energetici italiani e delle emissioni di gas serra.
   Tra il 2000 e il 2010 i consumi legati all’edilizia sono quelli maggiormente cresciuti in italia e rappresentano complessivamente circa il 53% dei consumi elettrici e il 35% di quelli energetici totali. Diventa dunque importantissimo intervenire nel settore edilizio, se si vuole invertire questa situazione e ridurre le emissioni di CO2.
   Trovate QUI uno studio sulle dispersioni energetiche degli edifici. Ho molto apprezzato la valutazione tecnica ed ecnomica che viene fatta:
   "Oggi non esiste alcuna ragione economica o tecnica che possa impedire che tutti i nuovi edifici siano progettati e costruiti per essere in Classe A di certificazione energetica, e che possano contare sul contributo di pannelli solari termici o fotovoltaici, pompe di calore geotermi che o altri impianti da fonti rinnovabili per arrivare sostanzialmente a azzerare i consumi energetici. 

   In questi anni sono stati costruiti centinaia di edifici in classe a ed è dimostrato che l’incidenza sul costo di costruzione rispetto a un edificio tradizionale varia dal 5 al 10% considerando che in Italia il costo di costruzione viaggia mediamente intorno ai 1000 € a metro quadro, è evidente che avrebbe un’incidenza bassissima sul prezzo finale dell’edificio (e dimostra l’assurdità dei prezzi delle abitazioni). 
   
   Ma in queste case la riduzione annua di spesa tra riscaldamento e raffrescamento per una famiglia risulterebbe tra i 1.000 e 2.000 € e a dimostrare, se ce ne fosse ancora bisogno, di come questa strada convenga è anche il valore di mercato e l’appetibilità di tali abitazioni e per questo ha senso denunciare i troppi edifici che continuano a essere progettati e costruiti male."

   Ritengo sia importante incentivare la messa in efficienza energetica degli edifici, si potrebbe pensare ad una soluzione specifica per il cohousing in quanto tali edifici essendo aperti alla comunità possono dimostrare concretamente che la soluzione è a portata di mano.
   Diverrebbero un concreto simbolo che cittadini e amministrazioni pubbliche possono avviare e gestire in maniera sostenibile il patrimonio edilizio.