Siamo abituati a pensare al fenomeno degli SQUATTER,
come qualche cosa di abietto e pericoloso. L'occupazione di un edificio
o un terreno in Italia è un reato punito dal codice penale, tuttavia
bisogna analizzare la motivazione sociologica che spinge delle persone
ad occupare una casa (o un intero immobile). Ben diverso è il fatto che
un gruppo di persone entrino in un immobile e lo vandalizzini per puro
divertimento ed invece persone che entrano in un immobile perchè non
hanno casa.
Certo è un reato in ogni caso, ma cerchiamo di andare oltre per capire che la
legge non spiega necessariamente la realtà. In Olanda si è realizzata
un'esperienza di un CoHousing partito da un'esperienza di occupazione e
questo deve far riflettere.
L'esperienza citata è quella di Grote Pyr
una Comunità realizzata presentando un progetto di ristrutturazione
alle amministrazioni dopo alcune prime esperienze di occupazione. Le
famiglie o gli individui (ad oggi 50 persone) vivono nel "proprio"
appartamento, ma hanno in comune la cucina, i servizi, il bar, l'asilo,
la sala riunioni, la vecchia palestra della scuola, il pollaio, l'orto,
un piccolo museo per i bambini e altri spazi.
Il gruppo è molto vario per età e professioni (falegnami, medici, saldatori, politici, ragionieri, architetti, un impresario, chef, costruttori di stufe, studenti e artisti) ci si è divisi in 6 gruppi abitativi di varie dimensioni e si sono insediate alcune microimprese:
- Società di layout
- Laboratorio per lo studio dei nuovi media e uso del PC
- Studio fotografico
- Laboratorio costruzione e riparazione biciclette (diciamo un po' stile CiclOfficina)
- Catering
- Studio musicale
- Falegnameria
- Studio contabile
- Studio di architettura
Tutte queste attività rendono l'intervento autosostenibile dal punto di vista economico, gli occupanti (nel vero senso della parola) hanno preso possesso della vecchia scuola e l'hanno riconvertita sia per uso residenziale sia per uso professionale. Molte delle strutture professionali sono aperte al pubblico dietro un piccolo contributo e l'impegno a rimettere tutto in ordine. Ciò permette ai giovani di avere spazi da usare (ad esempio le band possono usare uno studio musicale per provare) e gli abitanti ne ricavano contatti sociali sempre nuovi.
Certo è da sottolineare che è necessario un atto di forza nel prendere possesso dell'edificio abbandonato, ricordandosi che si sta commenttendo un reato. Gli inquilini hanno però iniziato un buon lavoro in autorecupero e cercato di coinvolgere le amminstrazioni sin da subito evidenziando l'apertura verso il quartiere. Tutto ciò ha permesso di ottenere un mutuo per l'acquisto cooperativo della struttura.
LUOGO DI REALIZZAZIONE: AJA, Olanda
POPOLAZIONE: 50 abitanti
ANNO REALIZZAZIONE :1999
ORGANIZZAZIONE: modello di cooperativa abitativa/ COHOUSING.
TECNOLOGIA: autorecupero con sistemi ecocompatibili e recupero del patrimonio architettonico
Il gruppo è molto vario per età e professioni (falegnami, medici, saldatori, politici, ragionieri, architetti, un impresario, chef, costruttori di stufe, studenti e artisti) ci si è divisi in 6 gruppi abitativi di varie dimensioni e si sono insediate alcune microimprese:
- Società di layout
- Laboratorio per lo studio dei nuovi media e uso del PC
- Studio fotografico
- Laboratorio costruzione e riparazione biciclette (diciamo un po' stile CiclOfficina)
- Catering
- Studio musicale
- Falegnameria
- Studio contabile
- Studio di architettura
Tutte queste attività rendono l'intervento autosostenibile dal punto di vista economico, gli occupanti (nel vero senso della parola) hanno preso possesso della vecchia scuola e l'hanno riconvertita sia per uso residenziale sia per uso professionale. Molte delle strutture professionali sono aperte al pubblico dietro un piccolo contributo e l'impegno a rimettere tutto in ordine. Ciò permette ai giovani di avere spazi da usare (ad esempio le band possono usare uno studio musicale per provare) e gli abitanti ne ricavano contatti sociali sempre nuovi.
Certo è da sottolineare che è necessario un atto di forza nel prendere possesso dell'edificio abbandonato, ricordandosi che si sta commenttendo un reato. Gli inquilini hanno però iniziato un buon lavoro in autorecupero e cercato di coinvolgere le amminstrazioni sin da subito evidenziando l'apertura verso il quartiere. Tutto ciò ha permesso di ottenere un mutuo per l'acquisto cooperativo della struttura.
LUOGO DI REALIZZAZIONE: AJA, Olanda
POPOLAZIONE: 50 abitanti
ANNO REALIZZAZIONE :1999
ORGANIZZAZIONE: modello di cooperativa abitativa/ COHOUSING.
TECNOLOGIA: autorecupero con sistemi ecocompatibili e recupero del patrimonio architettonico
ORGANIZZAZIONE SPAZIALE: adeguamenti spaziali interni di una ex scuola abbandonata.
Recupero
della struttura sia per le residenze ( unità abitative nelle stesse
classi) che per gli spazi collettivi (bar/museo/laboratori/spazi per
esposizioni…).
Sistemi “ecocompatibili” e salvaguardia del patrimonio architettonico.
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