Questa domanda mi è stata fatta diverse volte, anche da qualche politico/funzionario, ed è stata fonte di vivaci confronti. Vi propongo l'analisi fatta dall'associazione Solidaria, che ha realizzato un breve e completo documento scritto. Lavori come questo sono alla base per proficui dialoghi con le Amministrazioni in quanto si passa da ragionevoli criteri di buon senso a documenti scritti su cui fare un discorso scientifico. Proprio questo è lo scopo di questo blog e raccogliere materiali analoghi che possano aprire le porte delle Amministrazioni; un invito a spedirli, pubblicarli e discuterli in un'ottica di miglioramento continuo.
Ecco parte del contributo:
Perché le Amministrazioni dovrebbero sostenere il cohousing?
di Chiara Durante – Architetto e socia di “Cohousing Solidaria”
Contributo rivolto alle pubbliche amministrazioni e ai cohousing al fine di mettere meglio in luce e conoscere gli aspetti che possono avere ricadute positive sull'interesse collettivo, auspicando un confronto sempre più collaborativo e fruttuoso.
La recente diffusione dell’interesse per il Cohousing in Italia fa sì che non ci sia ancora una codificazione chiara del tema nella legislazione italiana. Scopo della neonata Rete Italiana Cohousing è anche quello di contribuire alla conoscenza e al riconoscimento istituzionale dell’attività delle associazioni, mettendo in rilievo e promuovendo lo sviluppo di quegli aspetti del cohousing che possono avere ricadute positive sull’interesse collettivo e auspicando un confronto tra le associazioni stesse e le pubbliche amministrazioni.
In questa sessione cercheremo di esplicitare questi aspetti, anche attraverso un rapido sguardo al panorama di quei paesi dove il Cohousing è una realtà ormai consolidata. ...
Qui il resto
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