mercoledì 13 giugno 2012

L'efficienza energetica al 1° posto



     Molti degli edifici dove viviamo e lavoriamo sono costruiti senza un adeguato isolamento termico: delle "groviere" responsabili di una grossa fetta dei consumi energetici italiani e delle emissioni di gas serra.
   Tra il 2000 e il 2010 i consumi legati all’edilizia sono quelli maggiormente cresciuti in italia e rappresentano complessivamente circa il 53% dei consumi elettrici e il 35% di quelli energetici totali. Diventa dunque importantissimo intervenire nel settore edilizio, se si vuole invertire questa situazione e ridurre le emissioni di CO2.
   Trovate QUI uno studio sulle dispersioni energetiche degli edifici. Ho molto apprezzato la valutazione tecnica ed ecnomica che viene fatta:
   "Oggi non esiste alcuna ragione economica o tecnica che possa impedire che tutti i nuovi edifici siano progettati e costruiti per essere in Classe A di certificazione energetica, e che possano contare sul contributo di pannelli solari termici o fotovoltaici, pompe di calore geotermi che o altri impianti da fonti rinnovabili per arrivare sostanzialmente a azzerare i consumi energetici. 

   In questi anni sono stati costruiti centinaia di edifici in classe a ed è dimostrato che l’incidenza sul costo di costruzione rispetto a un edificio tradizionale varia dal 5 al 10% considerando che in Italia il costo di costruzione viaggia mediamente intorno ai 1000 € a metro quadro, è evidente che avrebbe un’incidenza bassissima sul prezzo finale dell’edificio (e dimostra l’assurdità dei prezzi delle abitazioni). 
   
   Ma in queste case la riduzione annua di spesa tra riscaldamento e raffrescamento per una famiglia risulterebbe tra i 1.000 e 2.000 € e a dimostrare, se ce ne fosse ancora bisogno, di come questa strada convenga è anche il valore di mercato e l’appetibilità di tali abitazioni e per questo ha senso denunciare i troppi edifici che continuano a essere progettati e costruiti male."

   Ritengo sia importante incentivare la messa in efficienza energetica degli edifici, si potrebbe pensare ad una soluzione specifica per il cohousing in quanto tali edifici essendo aperti alla comunità possono dimostrare concretamente che la soluzione è a portata di mano.
   Diverrebbero un concreto simbolo che cittadini e amministrazioni pubbliche possono avviare e gestire in maniera sostenibile il patrimonio edilizio.

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